Il Teatro Verdi di Montecatini - inaugurato come "Teatro Giardino Le Terme" nel lontano 1930 con la "Aida" di Giuseppe Verdi - deve la sua attuale denominazione proprio al celebre compositore, all'epoca abituale frequentatore, tra gli altri, della rinomata cittadina termale. Dislocato nel cuore della città e adiacente agli Stabilimenti Termali, venne originariamente concepito dall'Architetto Lodovico Fortini come 'Teatro all'aperto', in armonia con la splendida Pineta in cui da sempre si trova immerso, nonché con lo stile eclettico tipico della Montecatini dell' Epoca.

Che l'impostazione progettuale dell'allora "Teatro Giardino Le Terme" fosse volutamente in armonia con l'Area Parco circostante, lo dimostrano più elementi architettonici. Innanzitutto la Platea con pianta simil ferro di cavallo, realizzata al di sotto del livello del terreno e cui si accedeva direttamente dal Parco attraverso la scesa di alcuni gradini. Motivo per cui i primi due ordini di posti si trovano in leggera pendenza, mentre solo in corrispondenza della gradonata del terzo settore si ha un raccordo con il livello dell'Area Parco circostante. Unica struttura muraria di questo "Teatro Giardino" - che all' occorrenza veniva coperto grazie all'ausilio di tendoni mobili - era la Torre del Palcoscenico, caratteristica dei Teatri Melodrammatici di fine '800.

La volontà di integrare, inserendo, il "Teatro Giardino" nell'Area Parco delle Terme, si evidenzia infine nelle diverse scelte decorative succedutesi tra gli anni '30 e '60 del fronte della Torre scenica e del Teatro: comune denominatore é infatti una costante ricerca di continuità e armonia tra Teatro e Giardino circostante. L'ultima risalente agli anni '60 - rappresentata da un graticciato con colori verdi e gialli che chiudeva i lati del proscenio - sottolinea ancora una volta l'intenzione di dare alla struttura muraria la trasparenza di un fondale di giardino. E proprio recentemente, nel 2013 - grazie all'intervento da parte degli attuali proprietari nonché gestori della struttura, Marco e Matteo Cardelli - é stato restaurato il fronte del Teatro, attraverso il recupero dei semplici ma eleganti motivi decorativi che lo caratterizzavano, reintegrando quindi sia il disegno del graticciato, sia delle due colonne che inquadravano l'arcoscenico.


La prima copertura fissa in tensostruttura invece - progettata da Canobbio, Azienda Leader a livello mondiale nel settore - risale al 1981, quando l'allora Patron Inigo Cortesi, storico impresario dello spettacolo in Toscana, decide di ristrutturare il Teatro. E se fino agli anni '40 la lirica aveva fatto da protagonista presso il "Teatro Giardino Le Terme", negli anni seguenti la struttura diverrà location privilegiata anche di operette e varietà.

La notorietà a livello nazionale arriva però solo nei più recenti anni '80-'90 quando il "Nuovo Teatro Verdi" di Montecatini, dotandosi appunto di copertura fissa, diviene 'Teatro Studio della Rai', sede di numerose e celebri trasmissioni come "Serata d'Onore", "Torno Sabato", "Fantastico", "Domenica In". 
Corre l'anno 2006, e con la Nuova Gestione da parte degli imprenditori Montecatinesi Marco e Matteo Cardelli, si dà finalmente vita ad una Programmazione completa, degna di un Teatro di una grande città, in grado cioè di offrire un Cartellone di durata annuale, nonché una varietà di Spettacoli - Concerti, Musical, Balletti, One Man Show - tale da rispondere a esigenze e gusti di un pubblico sempre più vasto. Contestualmente anche la Struttura della Location viene adeguata ai nuovi tempi, conformandosi a nuove necessità e prescrizioni, sia in termini di comfort che di sicurezza. E oltre ai nuovi servizi, alla nuova area giardino, e al recupero di storici elementi artistici e decorativi, il Teatro viene finalmente dotato di una tensostruttura di ultima generazione.



Da un lato quindi, negli anni 2000 il Teatro Verdi di Montecatini entra a pieno titolo nel firmamento dei più importanti Centri di Spettacolo a livello Regionale. Nel contempo, l'Azienda Nuovo Teatro Verdi diviene altresì, a partire dal 2013, Promoter Nazionale di riferimento tanto per nomi noti del mondo della canzone (Albano Carrisi, Umberto Tozzi, Patty Pravo, Dodi Battaglia) quanto per grandi Produzioni ("Balletto di Mosca", "Biancaneve, il Musical", "Omaggio a Morricone"). Ed é sempre grazie alla nuova gestione di Marco e Matteo Cardelli, che dal Teatro Verdi di Montecatini Terme la Rete Ammiraglia torna a trasmettere alcuni tra i suoi più recenti Programmi di successo.L'ultimo Programma condotto dal grande Maestro Gigi Proietti, "Cavalli di Battaglia", viene infatti mandato in onda proprio in prima serata su Rai 1 nell'inverno 2017, pochi anni prima della sua scomparsa. Tantissimi i volti e nomi celebri dello spettacolo che nel corso delle quattro puntate si sono succeduti sul Palco del Teatro Verdi: da Claudio Baglioni a Renato Zero, a Antonello Venditti, da Paolo Bonolis a Renzo Arbore, Enrico Brignano, Neri Marcorè, Nancy Brilli, Serena Dandini, Fabrizio Frizzi... in un tripudio di emozioni, risate e divertimento.  Segue nel Gennaio 2020 l'ennesima imperdibile trasmissione mandata in onda dalla Rete Ammiraglia, "Panariello, Conti, Pieraccioni". Spettacolo in cui l'incorreggibile ed esilarante trio Toscano, a chiusura del Tour, ha scelto di salutare il suo amato pubblico proprio dal Palco del Teatro Verdi di Montecatini. A conferma della scelta da parte di Rai 1 di fare del nostro Teatro una delle sue Location privilegiate, é infine l'ultima trasmissione mandata in onda: "The Band" un nuovo inedito Talent, condotto da Carlo Conti nella primavera 2022, in cui oltre alle emergenti Band in gara, si sono avvicidendati sul Palco in veste di tutor e giudici nomi illustri e acclamati del panorama musicale italiano (e non solo). Dalla Star indiscussa dello Show Gianna Nannini, a Carlo Verdone e Asia Agento, passando dai toscani Marco Masini e Irene Grandi, fino a Giusy Ferreri, Federico Zampaglione, Dolcenera, Rocco Tanica, Francesco Sarcina ed Enrico Nigiotti.

A partire dall'anno corrente 2021 il Teatro Verdi di Montecatini, grazie all'elevata qualità artistica della sua Programmazione, nonché a un pubblico sempre più numeroso, é stato ufficialmente ammesso tra gli "Organismi di Programmazione" del FUS - Fondo Unico per lo Spettacolo.

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